mio Padre, ritratto di un Alpino. #Papà

Mirco, portami a casa la camicia a quadri e la spilla.

Controlla anche se li si trova la cravatta con tutte le firme.., quella verde

“Le mani raccontano”

Le sue raccontavano molto

Porta tutto ciò che occorre per farmi le fotografie che servono per quando me ne vado, per l’articolo su l’Alpino
quel suo sorriso malinconico..
Fammene una che si veda il cappello dalla parte della penna.. aspetta che infilo le mie Stelle Alpine, quelle che stanno incorniciate in corridoio

per mangiare vendo. #reportage #Nagarkot #Nepal

Scendo da un bus sgangherato

di fronte a me un bambino venditore di cartoline

Nagarkot, Nepal. 2012

 

ritratto di bambini … #mircobassoph

la meravigliosa esperienza che auguro di fare a tutti coloro che amano la fotografia è

di vivere la fortissima emozione che ti fa vivere ciò che stai inquadrando

gli occhi di bambine e di bambini che pur non avendo nulla e senza che tu chieda nulla

ti sorridono

Quei momenti ti rimangono per sempre

Il tremolio delle mani

La vibrazione della pelle…

fotografia di © mircobassoph.com

Kathmandù, Nepal. novembre 2012

Reportage per progetto umanitario Women’s Foundation Nepal

il mio progetto di Ritratto Fotografico ©Box Portrait, ideato per le Comunità

Visible White Photo & Video Prize 2014 – Premio Celeste presento il mio progetto

 

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Silvio Fauner. Campione del Mondo, Olimpionico Sci Nordico. Sappada/Plodn. ©mircobassoph

 

Tema – “You See Mee. Personal Identities in The Digital Age”. anno 2014

“Che valore ha oggi il ritratto fotografico d’artista nell’epoca del digitale e dei social network in cui tutti diventano ritrattisti  “fai-da-te”?

La facilità tecnica con cui le nuove tecnologie (foto e videocamere HD, smartphones, webcams) consentono di ritrarre se stessi e gli altri in tempo reale ha portato in poco tempo all’incremento della fotografia amatoriale in cui la costante delle pose, delle inquadrature, dei comportamenti genera una tassonomia dell’indistinto e dell’indifferenziato che tende ad omologare la rappresentazione dell’identità.
Lo sviluppo del digitale contribuisce in larga misura alla profusione di un’immaginario sociale in cui l’identità personale e la percezione di sé vacillano tra demoltiplicazione della propria immagine e culto ipertrofico del narcisismo, fluttuando in una instabilità dei confini corporei e psicologici e nell’esaltazione della propria immagine pubblica.
Non solo, questo nuovo fenomeno di self-mirroring genera una “comodità” tutta sociale di costruzione della propria identità fondata sullo sguardo degli altri – e non generata attraverso un processo di consapevolezza – che diviene l’ancora esterna per la soggettività.

La consapevolezza di sé nell’immagine fotografica non nasce da uno sguardo mondano, mediatico ma da una visione meditativa, un processo di rispecchiamento e alterità che tiene conto anche della relazione tra chi guarda (il fotografo), chi è guardato (il soggetto ritratto) e lo sguardo futuro del pubblico. Nell’arte il ritratto fotografico ha conservato quella differenza tra privato e pubblico, tra interiorità e esteriorità, distinzione che cade nelle immagini amatoriali esibite sul web e sui social network, dove il privato è abolito ad uso e consumo del proprio “esistere e apparire come immagine”.

Il progetto ‘You see me. Personal Identities in the Digital Age’ indaga le nuove derive del ritratto contemporaneo d’artista, portato quotidianamente a confrontarsi con questo scenario visivo e a differenziarsi dal ritratto amatoriale.”

 

 

Theme – “You See Mee. Personal Identities in The Digital Age”. Year 2014

“Which values does artistic portrait photography have today in the digital age of social networks in which everyone can become a ‘do-it-yourself’ portrait photographer?

The technical ease with which new technologies (photo and video HD camcorders, smart phones and webcams) are used to portray oneself and each other in real time, have in a short time has led to an increase of amateur photography in which the constant of the poses, the shots, and behaviour generates an ordered classification of the indistinct and of the undifferentiated which tends to render conventional the representations of identity.

The development of digital photography and video has contributed significantly to the spread of our social self-understanding in which personal identity and self-perception waiver between the scaling-down of one’s own image and the inward looking cult of narcissism, fluctuating in an unstable way between the physical and psychological borders of oneself and the exaltation of one’s own public image.

Not only, this new phenomenon of ‘self-mirroring’ creates the social ease necessary to construct one’s own identity based on the gaze of others, which is not generated through a process of awareness that becomes the anchor for external subjectivity.

Self-awareness in the photographic image does not come from a hip or media vision, but from a meditative approach, a process of reflection and otherness which also takes account of the relationship between the viewer (the photographer), the observed (the subject of the photograph) and the future viewpoint of the public. In art, the photographic portrait has preserved the difference between private and public, between interiority and exteriority, distinctions which fail to hold up in amateur images exhibited in the web and in social networks, where privacy is abolished in favour of one’s fundamental existence and appearance as an image.

The project ‘You See Me. Personal Identities in the Digital Age’ explores new tendencies in contemporary, artistic portrait photography, which is dealing daily with the visual scenarios described above, and the need to differentiate itself from amateur photography and video.”

io ritraggo così

ho voglia di osservare per un istante il tuo viso, i tuoi occhi

Gli occhi che raccontano, che dicono come stai

in quel momento o ciò che hai passato, ciò che hai vissuto arrivando fin qui

dei risultati da te ottenuti

del contributo che hai dato a te stessa, a te stesso, alla tua famiglia e alla tua comunità.

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©mircobassoph – Clarissa Campironi. Artista

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©mircobassoph – Anna Furlan

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©mircobassoph – Jaume Queralt

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Silvio Fauner. Campione del Mondo, Olimpionico Sci Nordico. Sappada/Plodn. ©mircobassoph – BoxPortrait
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©mircobassoph – Flaminia Romeo. Modella

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© mircobassoph – Aurelien. Volontario (ONG Svizzera)

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©mircobassoph – MuJambi alias Corto. razza Maltese

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ritratti©mircobassoph